Descrizione
A Nazaret uno dei resti archeologici più interessanti
e commoventi per il pellegrino cristiano è
l’incisione, posta sulla base di una colonna, della
scritta «KAIRE MARIA» ovvero l’incipit, in
greco, del saluto dell’angelo alla Vergine Maria.
Secondo gli archeologi francescani si tratta
dell’Ave Maria più antica della storia cristiana
(probabilmente tra il 335 e il 350 d.C.).
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Questo reperto, insieme a molti altri, documenta
come fedeli e pellegrini si recavano presso questo
luogo, ritenuto santo, e lasciavano invocazioni,
nomi e preghiere testimoniando come da sempre
l’uomo abbia sentito il bisogno di recarsi in luoghi
«sacri» per incontrare il Dio che salva.
Da questo punto di vista tutta la Terra Santa è un
grande santuario dove, attraverso il sì di Maria,
il Cielo si è congiunto con la terra e Dio si è fatto
vicino ad ogni creatura.
Anche se fisicamente non potremo recarci in quella
terra, attraverso la preghiera del santo Rosario,
potremo camminare da pellegrini nei misteri
della vita di Gesù, in compagnia di Maria,
per abbeverarci alle sorgenti della salvezza.
Frate Francesco Ielpo
Commissario della Custodia di Terra Santa
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nota: ordine minimo 10 libretti